La curva granulometrica dell'asfalto: un fattore fondamentale

Data la sua influenza diretta sulle prestazioni e sulla durabilità del conglomerato bituminoso, la curva granulometrica è un indicatore cruciale per la progettazione e realizzazione delle pavimentazioni in asfalto: una distribuzione ottimale delle dimensioni delle particelle garantisce infatti una miscela omogenea, utile a migliorare la resistenza meccanica e la longevità delle superfici stradali.

Ma cos’è esattamente la curva granulometrica? La risposta a questa domanda e un’anticipazione sulle performance delle soluzioni di Fusion srl nelle prossime righe.

 

Cos’è la curva granulometrica

La curva granulometrica rappresenta graficamente la distribuzione dimensionale delle particelle di un aggregato, indicando le percentuali in peso delle particelle che passano attraverso una serie di setacci con aperture decrescenti. L’analisi granulometrica si suddivide in due metodi principali:

  • setacciatura: utilizzata per le frazioni più grossolane, consiste nel far passare il materiale attraverso una serie di setacci standardizzati, ciascuno con una specifica dimensione di apertura. Questa tecnica viene utilizzata per l’analisi dei conglomerati bituminosi;
  • sedimentazione: applicata alle particelle più fini, si basa sulla velocità di sedimentazione delle particelle in un fluido, permettendo di determinare la distribuzione delle dimensioni più piccole.

Una curva granulometrica ben definita è essenziale per comprendere le caratteristiche fisiche del materiale e prevederne il comportamento nelle applicazioni pratiche. Ad esempio, una distribuzione continua e ben graduata delle particelle contribuisce a ridurre i vuoti d’aria nella miscela, migliorando la coesione e la resistenza del materiale.

 

La curva granulometrica dell’asfalto

Nel contesto delle miscele bituminose, la curva granulometrica assume un ruolo fondamentale: una distribuzione ottimale delle dimensioni delle particelle, infatti, influisce sulla lavorabilità, compattazione e prestazioni meccaniche del conglomerato bituminoso. Una miscela con una buona distribuzione granulometrica presenta una maggiore densità e minori vuoti d’aria, migliorando la resistenza al carico e la durabilità della pavimentazione.

Il processo di mix-design delle miscele bituminose si basa sull’ottimizzazione della curva granulometrica per ottenere le caratteristiche prestazionali desiderate; 

metodi come quello di Bailey, usato nel calcestruzzo (basti pensare anche all’importanza dei mix design nel mondo del conglomerato cementizio), sono utilizzati per proporzionare gli aggregati in modo da raggiungere una curva granulometrica il più possibile vicina a quella ideale, rispettando le specifiche normative vigenti (come CAM Strade): l’obiettivo è ottenere una miscela che combini resistenza, durabilità e lavorabilità, adattandosi così alle esigenze specifiche di ciascun progetto.

Alcune curve granulometriche sono progettate per contenere vuoti; ad esempio, in autostrada si utilizzano le cosiddette “curve aperte” per favorire il drenaggio dell’acqua superficiale, necessario a ridurre il fenomeno dell’aquaplaning e ad aumentare l’aderenza in caso di pioggia.

Ogni progetto del pacchetto stradale prescrive una curva granulometrica da rispettare con dei vuoti e delle percentuali limine (i cosiddetti “fusi granulometrici”) in cui il produttore deve garantire la sua produzione.

 

La curva granulometrica del conglomerato di Fusion srl

Fusion srl offre un conglomerato bituminoso freddo prestazionale caratterizzato da una curva granulometrica studiata per garantire elevate prestazioni. Questo prodotto innovativo è progettato per assicurare un’ottima adesione al supporto, resistenza al traffico intenso e alle variazioni climatiche. La specifica distribuzione granulometrica del conglomerato di Fusion srl contribuisce a una facile applicazione e compattazione, rendendolo ideale per interventi di manutenzione stradale urgenti.

Tra le caratteristiche tecniche uniche dell’asfalto a freddo di Fusion srl ricordiamo:

  • contenuto di legante riferito all’aggregato: 4,5% – 6,0%
  • stabilità Marshall media corretta: kN > 3,0
  • quoziente Marshall medio corretto: kN/mm > 1,5
  • resistenza a trazione indiretta media: kPa > 55

 

L’sfalto a freddo prestazionale di Fusion srl è progettato con una curva granulometrica continua, contenente pezzature che vanno dal filler ( solitamente non previsto nei conglomerati freddi standard) a quelle più grosse: in questo modo, una volta compattato, il risultato finale è molto simile all’asfalto tradizionalmente utilizzato per le pavimentazioni stradali.

Inoltre, l’attenzione alla selezione degli aggregati, alla loro distribuzione dimensionale e l’utilizzo dell’additivo sostenibile Eco Fusion Pro permette di ottenere una miscela sostenibile e performante, in linea con le moderne esigenze di durabilità e rispetto ambientale.

 

Una particolare attenzione deve essere posta al quantitativo delle cosiddette “parti fini” della miscela, ovvero i filler. Nel conglomerato a freddo, questi rivestono un ruolo fondamentale, poiché la compattazione viene generalmente eseguita con bassi livelli di energia (talvolta anche manualmente) e deve quindi essere correlata alla lavorabilità del prodotto, al fine di garantirne la durabilità nel tempo.

Maggiore è l’indice di lavorabilità (Fusion è un prodotto altamente lavorabile), migliore sarà la capacità del materiale di addensarsi dopo la posa in opera, risultando così più idoneo a garantire le prestazioni meccaniche richieste.

Oltre ad essere lavorabile, il materiale deve mantenere tale caratteristica nel tempo, senza indurirsi prematuramente, per non compromettere le proprietà sopra descritte.

Diversi studi condotti nel tempo hanno dimostrato che l’aggiunta di filler alla miscela contribuisce positivamente a tutti gli aspetti analizzati, assicurando risultati soddisfacenti sia in termini di lavorabilità prolungata che di resistenza.

Per ulteriori dettagli sui prodotti e sulle soluzioni offerte da Fusion srl, contattaci.

La curva granulometrica del conglomerato di Fusion srl

Fusion srl offre un conglomerato bituminoso freddo prestazionale caratterizzato da una curva granulometrica studiata per garantire elevate prestazioni. Questo prodotto innovativo è progettato per assicurare un’ottima adesione al supporto, resistenza al traffico intenso e alle variazioni climatiche. La specifica distribuzione granulometrica del conglomerato di Fusion srl contribuisce a una facile applicazione e compattazione, rendendolo ideale per interventi di manutenzione stradale urgenti.

Tra le caratteristiche tecniche uniche dell’asfalto a freddo di Fusion srl ricordiamo:

  • contenuto di legante riferito all’aggregato: 4,5% – 6,0%
  • stabilità Marshall media corretta: kN > 3,0
  • quoziente Marshall medio corretto: kN/mm > 1,5
  • resistenza a trazione indiretta media: kPa > 55

L’sfalto a freddo prestazionale di Fusion srl è progettato con una curva granulometrica continua, contenente pezzature che vanno dal filler ( solitamente non previsto nei conglomerati freddi standard) a quelle più grosse: in questo modo, una volta compattato, il risultato finale è molto simile all’asfalto tradizionalmente utilizzato per le pavimentazioni stradali.

Inoltre, l’attenzione alla selezione degli aggregati, alla loro distribuzione dimensionale e l’utilizzo dell’additivo sostenibile Eco Fusion Pro permette di ottenere una miscela sostenibile e performante, in linea con le moderne esigenze di durabilità e rispetto ambientale.

Una particolare attenzione deve essere posta al quantitativo delle cosiddette “parti fini” della miscela, ovvero i filler. Nel conglomerato a freddo, questi rivestono un ruolo fondamentale, poiché la compattazione viene generalmente eseguita con bassi livelli di energia (talvolta anche manualmente) e deve quindi essere correlata alla lavorabilità del prodotto, al fine di garantirne la durabilità nel tempo.

Maggiore è l’indice di lavorabilità (Fusion è un prodotto altamente lavorabile), migliore sarà la capacità del materiale di addensarsi dopo la posa in opera, risultando così più idoneo a garantire le prestazioni meccaniche richieste.

Oltre ad essere lavorabile, il materiale deve mantenere tale caratteristica nel tempo, senza indurirsi prematuramente, per non compromettere le proprietà sopra descritte.

Diversi studi condotti nel tempo hanno dimostrato che l’aggiunta di filler alla miscela contribuisce positivamente a tutti gli aspetti analizzati, assicurando risultati soddisfacenti sia in termini di lavorabilità prolungata che di resistenza.

Per ulteriori dettagli sui prodotti e sulle soluzioni offerte da Fusion srl, contattaci.