Criteri Ambientali Minimi (CAM) e sostenibilità nel settore dell’asfalto
Le infrastrutture stradali svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e sociale, ma la loro realizzazione e manutenzione comportano un impatto ambientale significativo. Per mitigare questi effetti, la normativa CAM Strade 2024 introduce criteri stringenti volti a promuovere materiali sostenibili e tecnologie innovative che contribuiscano a ridurre il consumo di risorse naturali e le emissioni inquinanti.
Ed è proprio sull’approfondimento di questi temi che si è basato il recente seminario “CAM Strade – Le opportunità per il settore delle costruzioni stradali tra vincoli normativi e criticità operative”, organizzato da SITEB in collaborazione con ANCE e tenutosi lo scorso 13 febbraio a Vicenza.
Nelle prossime righe approfondiremo il ruolo dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nella manutenzione stradale, evidenziando l’importanza del riutilizzo del fresato, l’adozione di asfalti tiepidi e il contributo già oggi portato da Fusion srl con i suoi additivi ecosostenibili.
L’Importanza dei CAM nella manutenzione stradale sostenibile
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le infrastrutture stradali, adottati con il Decreto Ministeriale del 5 agosto 2024 e in vigore dal 21 dicembre 2024, rappresentano un passo significativo verso la sostenibilità nella progettazione, costruzione e manutenzione delle strade: questi criteri, infatti, mirano a ridurre l’impatto ambientale delle opere stradali attraverso l’integrazione di pratiche innovative e sostenibili in tutte le fasi del ciclo di vita delle infrastrutture.
Uno degli aspetti chiave dei CAM è l’enfasi sull’economia circolare; il decreto promuove l’utilizzo di materiali riciclati (come il fresato d’asfalto opportunamente trattato), stabilendo percentuali minime di materiale di recupero da impiegare nelle diverse componenti dell’infrastruttura stradale: ad esempio, è previsto l’uso del 70% di materiali riciclati nel corpo stradale, del 50% nella fondazione in misto cementato e percentuali specifiche per gli strati di base, binder e usura.
Inoltre, i CAM introducono specifiche tecniche per le aree verdi di pertinenza stradale, richiedendo l’applicazione di criteri ambientali anche nella gestione del verde pubblico; questo approccio integrato assicura che ogni aspetto dell’infrastruttura stradale contribuisca alla sostenibilità ambientale complessiva.
L’adozione dei CAM è obbligatoria per tutte le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, come previsto dall’articolo 57 del Decreto Legislativo 36/2023: questo obbligo garantisce che le politiche nazionali in materia di appalti pubblici verdi siano efficaci nel ridurre l’impatto ambientale e nel promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili.
Economia circolare e uso del fresato d’asfalto
Come anticipato, i CAM pone particolare attenzione all’economia circolare. Un aspetto centrale di questa strategia è l’impiego del fresato d’asfalto, materiale derivante dalla rimozione delle pavimentazioni esistenti, che rappresenta una risorsa preziosa per la produzione di nuovo conglomerato bituminoso.
In Italia, l’utilizzo del fresato ha contribuito a un tasso di recupero del 60% nel 2023, evitando l’impiego di oltre 10 milioni di tonnellate di inerti e oltre 400mila tonnellate di bitume vergine, con un risparmio economico stimato di circa 440 milioni di euro (Siteb, Associazione strade italiane e bitumi). Questo approccio non solo preserva le risorse naturali, ma riduce anche l’impatto ambientale, diminuendo le emissioni di CO₂ e i consumi energetici negli impianti di produzione.
L’integrazione del fresato d’asfalto nei progetti di manutenzione stradale, come previsto dai CAM, rappresenta quindi una strategia efficace per promuovere la sostenibilità ambientale ed economica nel settore delle infrastrutture stradali.
Impatto ambientale: asfalto a caldo vs. asfalto a tiepido
Altro obiettivo dei CAM è la riduzione dell’impatto ambientale della produzione di conglomerato bituminoso. Il confronto tra le diverse tecnologie evidenzia chiaramente i vantaggi dell’innovazione nel settore: la produzione di asfalto a caldo comporta un’emissione di CO₂ compresa tra i 25 e i 26 kg per tonnellata di materiale prodotto, mentre l’adozione degli asfalti tiepidi consente di ridurre le emissioni a un valore compreso tra 10 e 12 kg per tonnellata.
Questa riduzione è resa possibile grazie alla minore temperatura richiesta per la produzione e alla maggiore efficienza energetica degli impianti; l’impiego degli additivi per asfalto sviluppati da Fusion srl (di cui parleremo nel prossimo paragrafo) consente di accelerare la transizione verso un’industria stradale più sostenibile, rispondendo pienamente alle direttive imposte dai CAM.
Le soluzioni sostenibili di Fusion srl: gli additivi Warm Fusion, Ri Fusion ed Eco Fusion
Per rispondere alle esigenze di un’industria in evoluzione e sempre più proiettata verso la sostenibilità, Fusion srl sviluppa da tempo additivi ecosostenibili realizzati a partire da materie prime vegetali, ottenute a loro volta da processi di scarto di altre linee produttive.
Questi additivi sono progettati per migliorare le prestazioni meccaniche delle miscele bituminose, garantendo al contempo una riduzione dell’impatto ambientale e il rispetto di tutti i Criteri Ambientali Minimi. Tra le soluzioni proposte, Warm Fusion consente di abbassare le temperature di produzione degli asfalti tiepidi, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO₂ e al miglioramento della sicurezza per gli operatori. Ri Fusion, invece, è un additivo rigenerante per asfalto che consente di impiegare fino al 100% di RAP (Pavimentazione in Asfalto Riciclato), massimizzando il riuso dei materiali esistenti. Infine, Eco Fusion è stato progettato per la produzione di asfalto a freddo, offrendo una soluzione performante ed ecologica per la manutenzione stradale.
L’adozione di additivi innovativi come quelli di Fusion srl rappresenta un’opportunità strategica per le aziende del settore delle infrastrutture stradali; questo perché:
- riducendo il consumo di materie prime vergini, si ottiene un significativo risparmio economico e si minimizza l’impatto ambientale della produzione di conglomerato bituminoso;
- l’uso di additivi ecosostenibili permette inoltre di abbassare le temperature di lavorazione, con una conseguente riduzione del consumo energetico e delle emissioni di CO₂;
- la minore esposizione a temperature elevate riduce i rischi per gli operatori del settore, a vantaggio della sicurezza;
- gli asfalti a freddo ottenuti con gli additivi di Fusion srl sono testati chimicamente per garantire la totale assenza di emissioni nocive nell’ambiente, assicurando così un maggiore rispetto delle normative vigenti.
Tra innovazione e responsabilità, verso un futuro sostenibile
L’adozione dei Criteri Ambientali Minimi e delle tecnologie innovative nel settore dell’asfalto rappresenta un passaggio fondamentale per garantirne la conversione verso la massima sostenibilità.Fusion srl, con i suoi additivi ecosostenibili, si pone come punto di riferimento per le aziende che desiderano adottare soluzioni più rispettose dell’ambiente e conformi alle nuove normative; se vuoi conoscere la nostra offerta di additivi ecosostenibili e avere maggiori informazioni, non esitare a contattarci!