Tutte le caratteristiche e i vantaggi dell'asfalto drenante

Tra le diverse tipologie di asfalto utilizzate nelle infrastrutture stradali, l’asfalto drenante rappresenta una soluzione altamente tecnica, pensata per migliorare la sicurezza e la durabilità delle pavimentazioni, in particolare nelle aree spesso soggette a piogge abbondanti.

Come suggerisce il nome, questo tipo di conglomerato bituminoso si distingue per l’elevata capacità di drenaggio grazie alla sua struttura altamente porosa: analizziamone le caratteristiche, composizione e principali vantaggi.

Le caratteristiche dell’asfalto drenante

La principale peculiarità dell’asfalto drenante è la sua struttura porosa. Questa deriva da una miscela calibrata di ghiaia e sabbia che, mescolata con bitume (in una percentuale pari circa al 7%) e polimeri, genera vuoti strutturali chiamati “pori”; è proprio questa rete di pori a consentire il rapido deflusso dell’acqua piovana, mantenendo asciutto lo strato superficiale anche in caso di precipitazioni intense.

Per garantire tale effetto, è fondamentale la presenza di uno strato sottostante impermeabile, con pendenze adeguate, che favorisca lo smaltimento dell’acqua verso i lati della carreggiata: senza questo accorgimento, l’umidità rischierebbe di penetrare nelle fondazioni della strada, compromettendone la stabilità nel tempo.

Il mix di materiali comprende inerti provenienti da rocce basaltiche, apprezzate per la loro resistenza all’usura e agli agenti chimici; a completare la composizione, i polimeri (anche derivati dal riciclo degli pneumatici) rendono la pavimentazione più resistente agli sbalzi termici e alle deformazioni.

Un conglomerato drenante (noto anche come conglomerato bituminoso aperto) ben realizzato presenta una percentuale di vuoti residui compresa tra il 16% e il 27%, a fronte del 3-8% tipico degli asfalti tradizionali (noti, dunque, come conglomerati bituminosi chiusi). Questo valore si ottiene selezionando inerti di dimensioni estreme (piccolissime e molto grandi), eliminando quelle intermedie; allo stesso tempo, per controbilanciare la ridotta resistenza meccanica, si impiega bitume modificato con polimeri ad alte prestazioni.

Come funziona la pavimentazione drenante

La funzione principale dell’asfalto drenante è impedire la formazione di pericolosi strati superficiali d’acqua che possono causare perdita di aderenza e, nei casi più gravi, acquaplaning; questo fenomeno si verifica quando lo pneumatico perde il contatto con l’asfalto a causa dell’acqua presente in eccesso, compromettendo la stabilità del veicolo.

Mentre l’asfalto tradizionale (conglomerato chiuso) allontana l’acqua solo grazie alla pendenza della strada, l’asfalto drenante la filtra direttamente al suo interno, sfruttando i pori della sua struttura; questa filtrazione verticale consente un rapido smaltimento delle acque meteoriche, garantendo un manto sempre asciutto e, per questo motivo, più sicuro.

È importante sottolineare che la posa in opera dell’asfalto drenante richiede attenzione tecnica e progettuale: senza uno strato di supporto impermeabile e pendenze adeguate, il drenaggio non sarebbe efficace e potrebbe portare a danni strutturali nel tempo.

I vantaggi (e gli svantaggi) delle pavimentazioni drenanti

Uno dei principali vantaggi dell’asfalto drenante è l’aumento della sicurezza stradale. In condizioni di pioggia, la superficie stradale resta più asciutta, riducendo il rischio di scivolamenti. Inoltre, questa tipologia di asfalto offre una maggiore durata: si stima che una strada realizzata con asfalto drenante abbia una vita utile di circa 7 anni, contro i 5 anni medi di un asfalto standard.

Dal punto di vista del comfort acustico, le proprietà fonoassorbenti sono significative: fino a 2 decibel di riduzione del rumore veicolare, specialmente sulle strade a scorrimento veloce. Anche la visibilità notturna migliora, grazie al minore riflesso dei fari su una superficie più scura e asciutta.

Sul fronte ambientale, l’asfalto drenante contribuisce alla sostenibilità delle infrastrutture; questo perché non solo perché può includere materiali riciclati, ma anche perché è a sua volta interamente riciclabile a fine vita, riducendo così l’impatto ambientale complessivo. Per questo motivo, l’asfalto drenante viene considerato un elemento strategico nella realizzazione di strade più ecologiche e compatibili con i principi della smart mobility.

Tuttavia, non mancano gli svantaggi. In climi molto freddi, l’acqua trattenuta nei pori può ghiacciare, creando superfici scivolose: per questo motivo è sconsigliato l’uso dell’asfalto drenante in zone montane o dove le temperature scendono spesso sotto lo zero. Inoltre, la struttura porosa lo rende meno resistente alle sollecitazioni da manovre come frenate, inversioni e sterzate: motivo per cui è impiegato soprattutto in autostrade e tratte a senso unico, dove il traffico segue una direzione lineare.

Anche il prezzo dell’asfalto drenante può risultare leggermente più alto rispetto ai conglomerati tradizionali, sia per la materia prima che per la posa in opera più complessa; tuttavia, la maggiore durabilità e i vantaggi in termini di sicurezza e sostenibilità rendono questa pavimentazione una scelta economicamente vantaggiosa nel medio-lungo periodo.